Descrizione
Ricollegandoci ad alcuni punti del precedente comunicato del 7 maggio 2025, laddove si rappresentava:
“Il Comune ha in mano la possibilità di esprimere il proprio parere in modo fondato e giuridicamente rilevante sul tema Casa Chantal, mentre l’attuale proprietario, soggetto privato, dovrà, per utilizzare l’immobile in modo diverso rispetto agli accordi tecnici definiti ed approvati nelle convenzioni del 1998 e 2002, procedere con una nuova valutazione urbanistica. La convenzione del 2019, da molti sostenuta e ritenuta una pietra miliare, è portatrice di confusione e addirittura sarebbe del tutto decaduta e priva di efficacia, quindi non vincolante per l’attuale proprietario, soggetto privato. Tralasciando le parti tecnico-giuridiche, che appunto perché tali possono non essere di facile divulgazione, riteniamo che il parere legale ci supporta e ci induce ad andare avanti con fermezza. Nonostante quanto sopra, non è detto che la partita sia finita, poiché nel momento in cui il Comune trasmetterà il parere di competenza non vincolante alla Prefettura, sarà quest’ultima, in quanto autorità sovracomunale deputata, ad emettere il relativo provvedimento finale sull’idoneità della struttura di Mathi per l’accoglienza migranti.”
Ed ancora…..
“Noi difenderemo in ogni sede, supportati dal rispetto di norme giuridiche, la volontà nel continuare ad avere sul nostro territorio il prezioso servizio portato sin dal 1982 da Casa Chantal, quale casa di riposo per anziani, memoria storica di intere generazioni del nostro Paese. Il raggiungimento dell’obiettivo non sarà semplice, in quanto dall’anno 2022 l’immobile è passato in proprietà dalla Parrocchia San Mauro Abate ad un operatore economico privato, che in verità oggi ha rappresentato una finalità diversa rispetto a quella originaria, ribadita nelle convenzioni del 1998 e 2002”.
Quali sono state le reazioni?
Oggi, per quello che si dice, e purtroppo che qualcuno scrive, diremmo l’impensabile…a partire da un articolo del 5 giugno us. riportato da settimanale di stampa locale dal titolo “Questa vittoria è di tutti”.
Non vogliamo entrare nel merito dell’articolo, ma pensiamo di essere stati chiari e lo saremo anche oggi.
- Il nostro impegno c’è stato e ci sarà sempre per cercare di riportare il servizio di casa Chantal a Mathi;
- Si è invece materializzata, dopo vari incontri avvenuti fin dal mese di gennaio 2025, la volontà, prima da parte della Prefettura di Torino (13 maggio 2025) poi concretizzatasi con una lettera a firma dei legali di Sanitalia (30 maggio 2025), a insediare un Centro di Accoglienza Migranti in Casa Chantal, evento da noi combattuto ed ostacolato e non solo informalmente, ma già ampiamente rappresentato durante i Consigli Comunali e paventato nei precedenti comunicati dell’Amministrazione alla cittadinanza.
- Per chiarezza esposita e la trasparenza dei contenuti non possiamo non rilevare che la controparte privata basa la tesi difensiva proprio sulla Convenzione del 2019 e che l’Ente competente ad esercitare il potere e la decisione finale è la sola Prefettura.
- E’ stata effettuato, in data 10 giugno u.s. il sopralluogo tecnico congiunto, richiesto dalla Prefettura – Ufficio Migrazione, alla presenza dei rappresentanti tecnici della stessa, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino dell’Asl To 4 e del Comune di Mathi.
E poi?
- Il proseguo e gli esiti, come abbiamo sempre sostenuto, non sono noti, certi e di immediata soluzione. Ma, noi dobbiamo andare avanti con senso di responsabilità per continuare a difendere Casa Chantal come riportato nelle convenzioni del 1998 e del 2002.
Ma allora ci chiediamo come mai sia stato pubblicato quell’articolo senza che ci fosse stato chiesto qualcosa o ci fosse stato un minimo coinvolgimento da parte del Comune?
Non ci sembra che il nostro penultimo comunicato abbia dato merito ad alcun inno di VITTORIA, bensì abbiamo dichiarato l’apertura di una fase difficile e irta di ostacoli.
Noi pensiamo che per senso di responsabilità politica qualcuno debba chiarirsi le idee invece di attaccare sempre e ammettere che le cose non sempre vanno come si pensano. Altrimenti? Altrimenti si insinuano dubbi che fanno male.
In data odierna è stata inviata la documentazione richiesta da una minoranza. Non ci preoccupiamo affatto di quanto fornito, perché la trasparenza, seppur nel rispetto dell’art. 43, comma 2 del TUEL, è sempre stata la nostra arma, E anzi, siamo curiosi di sapere se qualcuno capirà meglio la situazione complessa che stiamo affrontando e magari smetterà di nascondersi, addossandosi la colpa di tutto.
Il resto per ora sono solo parole.
Il Sindaco